CARLO GAVAZZI SB4315915D25 Guide d'installation

Taper
Guide d'installation
SB SERIES
Barriera di sicurezza a raggi infrarossi
Safety light curtains with infrared beams
Barrière de sécurité à rayons infrarouges
Sicherheitslichtschranken
Barreras de Seguridad
MANUALE ISTRUZIONI
INSTRUCTION MANUAL
MANUEL D'INSTRUCTIONS
BEDIENUNGSANLEITUNG
MANUAL DE INSTRUCCIONES
SAIET Elettronica S.p.A. - A member of CARLO GAVAZZI GROUP - Via Serenari 1
40013 Castel Maggiore - Bologna - Italy
Tel: +39 051 4178811 Fax: +39 051 4178800
http://www.saiet.it/elettronica e-mail: sales.el@s aiet.it
SAIET Elettronica S. p. A si riserva il diritto di apportar e modific he e/ o miglior amenti senza preavviso.
SAIET Elettronica S. p. A reserves the right to make modific ations and impr ovements without prior notice.
SAIET Elettronica S. p. A. se réserve le droit de modifier et / ou d’amélior er ses produits sans préavis.
SAIET Elettronica S. p. A behält sich das Recht vor Modifik ationen und Verbess erungen am Produkt jederzeit einzubringen.
SAIET Elettronica S. p. A se reserva el derecho de realizar modificaciones y/o mejoras sin previo aviso.
Mod. 3203 / A - X / 03
SAIET Elettronica S.p.A.
a member of CARLO GAVAZZI GROUP
Via Serenari, 1
40013 Castel Maggiore
Bologna – Italy
dichiara che i prodotti
SB2/SB4-
XXX
/
XXXX
-D
XX
,
B
ARRIERE DI SICUREZZA
-
E
QUIPAGGIAMENTO DI PROTEZIONE ELETTRO
-
SENSIBILE
(T
IPO
2
E
T
IPO
4) -
TUTTI I MODELLI
Sono elementi di sicurezza per una macchina in conformità con la direttiva CE 98/37/CEE.
La presente dichiarazione perde la sua validità nel caso in cui vengano apportate modifiche ai
dispositivi senza previo consenso del costruttore.
La SAIET Elettronica è in possesso di un sistema di garanzia di qualità certificato dal CSQ, Nr.
9115.SAEL, in conformità con la norma ISO 9001 e sono pertanto osservati i regolamenti previsti
nella progettazione e nella produzione, oltre alle seguenti direttive CE e normative internazionali:
Direttive CE
98/37/CE: D
IRETTIVA DEL
P
ARLAMENTO EUROPEO E DEL
C
ONSIGLIO DEL
22
GIUGNO
1998
CONCERNENTE IL RAVVICINAMENTO DELLE LEGISLAZIONI DEGLI
S
TATI MEMBRI RELATIVE ALLE
MACCHINE
89/336/CEE: D
IRETTIVA DEL
C
ONSIGLIO DEL
3
MAGGIO
1989
PER IL RAVVICINAMENTO DELLE
LEGISLAZIONI DEGLI
S
TATI MEMBRI RELATIVA ALLA COMPATIBILITÀ ELETTROMAGNETICA
73/23/CEE: D
IRETTIVA DEL
C
ONSIGLIO DEL
19
FEBBRAIO
1973
CONCERNENTE IL
RAVVICINAMENTO DELLE LEGISLAZIONI DEGLI
S
TATI MEMBRI RELATIVE AL MATERIALE ELETTRICO
DESTINATO AD ESSERE ADOPERATO ENTRO TALUNI LIMITI DI TENSIONE
Normative
CEI EN 55022,
JUNE
1997:L
IMITS AND METHODS OF MEASUREMENTS OF RADIO DISTURBANCE
OF INFORMATION TECHNOLOGY EQUIPMENT
CEI EN 61000-4-2,
SEPTEMBER
1996: E
LECTROMAGNETIC COMPATIBILITY
(EMC). P
ART
4:
TESTING AND MEASUREMENT TECHNIQUES
. S
ECTION
2: E
LECTROSTATIC DISCHARGE IMMUNITY
TEST
CEI EN 61000-4-3,
NOVEMBER
1997: E
LECTROMAGNETIC COMPATIBILITY
(EMC). P
ART
4:
TESTING AND MEASUREMENT TECHNIQUES
. S
ECTION
3: R
ADIATED
,
RADIO
-
FREQUENCY
,
ELECTROMAGNETIC FIELD IMMUNITY TEST
CEI EN 61000-4-4,
SEPTEMBER
1996: E
LECTROMAGNETIC COMPATIBILITY
(EMC). P
ART
4:
TESTING AND MEASUREMENT TECHNIQUES
. S
ECTION
4: E
LECTRICAL FAST TRANSIENT
/
BURST
IMMUNITY TEST
CEI EN 61000-4-5,
JUNE
1997: E
LECTROMAGNETIC COMPATIBILITY
(EMC). P
ART
4:
TESTING
AND MEASUREMENT TECHNIQUES
. S
ECTION
5: S
URGE IMMUNITY TEST
CEI EN 61000-4-6,
NOVEMBER
1997: E
LECTROMAGNETIC COMPATIBILITY
(EMC). P
ART
4:
TESTING AND MEASUREMENT TECHNIQUES
. S
ECTION
6: I
MMUNITY TO CONDUCTED
DISTURBANCES
,
INDUCED BY RADIO
-
FREQUENCY FIELDS
CEI IEC 61496-2,
NOVEMBER
1997: S
AFETY OF MACHINERY
- E
LECTRO
-
SENSITIVE
PROTECTIVE EQUIPMENT
- P
ART
2: P
ARTICULAR REQUIREMENTS FOR EQUIPMENT USING ACTIVE
OPTO
-
ELECTRONIC PROTECTIVE DEVICES
(AOPD
S
)
La conformità è stata certificata dall’organismo notificato:
TÜV Product Service GMBH, Zertifierstelle – Ridlerstrasse, 65 – D80339 München
Castel Maggiore, 28/06/2001
Serie SB Manuale Istruzioni
INDICE
1. INFORMAZIONI GENERALI ........................................................................... pag. 1
1.1. Descrizione generale della barriera di sicurezza Serie SB...................... pag. 1
1.2. Guida alla scelta del dispositivo.............................................................. pag. 3
1.3. Applicazioni tipiche................................................................................. pag. 6
1.4. Informazioni sulla sicurezza.................................................................... pag. 7
2. MODALITÀ DI INSTALLAZIONE .................................................................... pag. 8
2.1 Precauzioni da rispettare nella scelta e nell’installazione del dispositivo. pag. 8
2.2. Informazioni generali sul posizionamento del dispositivo ........................ pag. 9
2.2.1. Distanza minima di installazione ................................................ pag. 11
2.2.2. Distanza minima da superfici riflettenti ....................................... pag. 13
2.2.3. Installazione di più barriere adiacenti ......................................... pag. 15
2.2.4. Utilizzo di specchi deviaraggio ................................................... pag. 16
3. MONTAGGIO MECCANICO............................................................................ pag. 17
4. COLLEGAMENTI ELETTRICI......................................................................... pag. 19
4.1. Note sui collegamenti............................................................................... pag. 20
5. PROCEDURA DI ALLINEAMENTO ................................................................ pag. 24
5.1. Guida alla corretta procedura di allineamento .......................................... pag. 24
6. MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO ................................................................. pag. 26
6.1. Modalità di funzionamento dei dip-switches............................................ pag. 26
6.2. Configurazione standard......................................................................... pag. 26
6.3. Modalità di ripristino................................................................................ pag. 27
6.4. Funzione di muting ................................................................................. pag. 29
6.4.1. Funzione di muting parziale........................................................ pag. 31
6.5. Modalità di installazione sensori di muting.............................................. pag. 33
6.6. Funzione di override............................................................................... pag. 36
7. FUNZIONI DI DIAGNOSTICA.......................................................................... pag. 37
7.1. Visualizzazione delle funzioni ................................................................. pag. 37
7.2. Modalità allineamento............................................................................. pag. 38
7.3. Modalità operativa .................................................................................. pag. 38
7.4. Messaggi di errore e diagnostica ............................................................ pag. 39
8. VERIFICHE E MANUTENZIONE PERIODICA ................................................ pag. 40
8.1. Manutenzione......................................................................................... pag. 40
8.2. Informazioni generali e dati utili .............................................................. pag. 41
8.3. Forma di garanzia................................................................................... pag. 41
9. DATI TECNICI................................................................................................. pag. 42
10. ELENCO MODELLI DISPONIBILI................................................................... pag. 43
11. DIMENSIONI D’INGOMBRO........................................................................... pag. 44
12. ACCESSORI ................................................................................................... pag. 45
Manuale Istruzioni Serie SB
1
1. INFORMAZIONI GENERALI
1.1. Descrizione generale della barriera di sicurezza Serie SB
Le barriere di sicurezza Serie SB, sono dispositivi opto-elettronici
multiraggio utilizzabili per la protezione di aree di lavoro che, per la
presenza di macchine, robot e più in generale di sistemi automatici,
possono risultare pericolose per l’incolumità fisica degli operatori che
potrebbero entrare in contatto, anche in modo fortuito, con parti in
movimento.
Le barriere Serie SB, sono sistemi di sicurezza intrinseci di tipo 2 o 4
per l’impiego come protezione antinfortunistica costruiti in conformità
alle vigenti normative internazionali sulla sicurezza ed, in particolare:
CEI EN 61496-1:
1997
Sicurezza del macchinario:
apparecchi elettrosensibili di
protezione. Parte 1:
Prescrizioni generali e prove.
CEI IEC 61496-2:
1997
Safety of machinery: electro-
sensitive protective equipment -
Particular requirements for
equipment using active opto-
electronic protective devices.
Il dispositivo, composto da una unità di trasmissione ed una unità di
ricezione entrambe contenute all’interno di robusti profilati di alluminio,
realizza la copertura dell'area protetta generando un fascio di raggi
infrarossi in grado di rilevare un oggetto opaco posto nel campo di
lettura della barriera.
Le funzioni di comando e di controllo sono contenute all'interno delle
due unità; le connessioni sono effettuate attraverso un connettore M12
posto nel lato inferiore del profilato.
Il sincronismo tra l’unità di trasmissione e quella di ricezione è
realizzato otticamente e, pertanto, non è necessario nessun
collegamento diretto tra le due unità.
Il controllo e la gestione dei raggi emessi e ricevuti vengono garantiti
da due microprocessori che, per mezzo di alcuni LED, forniscono
all’utente informazioni sullo stato della barriera e su eventuali
condizioni di errore (vedi cap.7 “Funzioni di diagnostica”).
Serie SB Manuale Istruzioni
2
In fase d’installazione due LED di colore giallo agevolano
l’allineamento delle due uni(vedi cap.5 “Procedura di allineamento”).
Quando un oggetto, un arto o il corpo dell’operatore interrompe il
fascio di raggi emessi dall’unità di trasmissione avviene l’immediata
apertura dell’uscita (OSSD) da parte dell’unità di ricezione, con
conseguente blocco della macchina opportunamente collegata
all’OSSD.
N.B.
: All’interno di questo manuale verranno utilizzate le seguenti
abbreviazioni così come definite dalle normative vigenti:
AOPD Dispositivo di protezione opto-elettronico attivo
ESPE Equipaggiamento di protezione elettro-sensibile
OSSD Dispositivo di commutazione dell’uscita
TX Dispositivo di emissione
RX Dispositivo di ricezione
Alcune parti o paragrafi di questo manuale contenenti informazioni
particolarmente importanti per l’utilizzatore o l’installatore sono
precedute da una notazione:
Note e spiegazioni dettagliate su particolari caratteristiche dei
dispositivi Serie SB allo scopo di chiarirne meglio il funzionamento.
Raccomandazioni particolari sulle modalità di installazione.
Le informazioni contenute nei paragrafi contrassegnati da questo
simbolo sono di particolare importanza per la sicurezza e possono
prevenire incidenti.
Leggere attentamente queste informazioni e seguirle scrupolosa-
mente.
In questo manuale vengono fornite tutte le informazioni necessarie alla
scelta ed al funzionamento dei dispositivi di sicurezza Serie SB.
Tuttavia, per la corretta implementazione di una barriera di sicurezza
su una macchina operatrice, sono necessarie specifiche conoscenze
inerenti la sicurezza.
Poiché tali conoscenze non possono essere completamente
soddisfatte da questo manuale, il servizio assistenza tecnica SAIET
Elettronica è a disposizione per qualsiasi informazione in merito al
funzionamento delle barriere ed alle normative di sicurezza che ne
regolano la corretta installazione (vedi cap.8 “Verifiche e
manutenzione periodica”).
Manuale Istruzioni Serie SB
3
1.2. Guida alla scelta del dispositivo
Sono almeno tre le caratteristiche principali che devono guidare la
scelta di una barriera di sicurezza:
La risoluzione
in quanto strettamente dipendente dalla parte del
corpo che deve essere protetta:
R = 14mm protezione dita
Type 4
20mm R 40mm
protezione arti
Type 2
Type 4
R > 40mm
protezione corpo
Type 2
Type 4
Si definisce risoluzione del dispositivo la minima dimensione di un
oggetto opaco in grado di oscurare con sicurezza almeno uno dei
raggi che costituiscono l’area sensibile.
Come si può notare dalla Fig.1 la risoluzione dipende unicamente dalle
caratteristiche geometriche delle lenti, diametro ed interasse, ed è
indipendente dalle condizioni ambientali ed operative della barriera.
Fig.1
Il valore della risoluzione può essere calcolato applicando la formula
seguente:
R = I + d
Serie SB Manuale Istruzioni
4
In Fig.2 sono evidenziati, a titolo di esempio, l’interasse ottico (I) e la
risoluzione (R) per quanto attiene alle barriere di sicurezza destinate
alla protezione corpo.
Fig.2
In tabella sono riportati tali valori per le barriere di sicurezza protezione
corpo di produzione standard.
Modello Interasse
ottiche
mm
(I)
N°. ottiche
(n)
Risoluzione
mm
(R)
Ø ottiche
mm
(d)
Distanza
operativa
m
SB*-515/515-D50
500 2 515 15 50
SB*-415/815-D50
400 3 415 15 50
SB*-315/915-D50
300 4 315 15 50
SB*-415/1215-D50
400 4 415 15 50
SB4-515/515-D25
500 2 515 15 25
SB4-415/815-D25
400 3 415 15 25
SB4-315/915-D25
300 4 315 15 25
SB4-415/1215-D25
400 4 415 15 25
(*) 2 o 4 in base alla categoria di sicurezza.
N.B.
: barriere di sicurezza protezione corpo con altezze di area
sensibile ed interassi ottici diversi dalle versioni standard
possono essere realizzate su specifica richiesta.
Manuale Istruzioni Serie SB
5
L’altezza dell’area da proteggere
A questo proposito occorre distinguere tra “altezza dell’area
sensibile” ed “altezza dell’area controllata (Fig.3).
- L’altezza dell’area sensibile è la distanza che intercorre tra gli
estremi inferiore e superiore rispettivamente della prima e
dell’ultima lente.
- L’altezza dell’area controllata è l’altezza effettivamente protetta
e delimita l’area all’interno della quale un oggetto opaco di
dimensioni maggiori o pari alla risoluzione della barriera
determina sicuramente l’oscuramento di un raggio.
Fig.3
La distanza di sicurezza
È importante calcolare con estrema attenzione la distanza a cui
posizionare il dispositivo di sicurezza rispetto al pericolo associato
alla macchina da proteggere (per il calcolo della distanza di
sicurezza vedi cap.2 “Modalità di installazione”).
Serie SB Manuale Istruzioni
6
1.3. Applicazioni tipiche
Le barriere di sicurezza Serie SB trovano applicazione in tutti i settori
dell’automazione ove sia necessario controllare e proteggere accessi a
zone pericolose.
In particolare si utilizzano per l’arresto di organi meccanici in
movimento su:
- Macchine automatiche;
- Macchine per imballaggio, movimentazione, immagazzinamento;
- Macchine per la lavorazione del legno, vetro, ceramica, ecc;
- Linee di assemblaggio automatico e semiautomatico;
- Magazzini automatici;
- Presse, punzonatrici, piegatrici e tranciatrici.
Per applicazioni nel campo agro-alimentare è necessario verificare, in
collaborazione con il servizio assistenza clienti SAIET Elettronica, la
compatibilità dei materiali che compongono l’involucro della barriera
con gli eventuali agenti chimici utilizzati nel processo produttivo.
Le immagini seguenti forniscono una panoramica su alcune delle
principali applicazioni.
Macchine automatiche per il confezionamento
Presse e punzonatrici
Piegatrici e tranciatrici
Linee di trasporto
Manuale Istruzioni Serie SB
7
1.4. Informazioni sulla sicurezza
Per un uso corretto ed in sicurezza delle barriere di sicurezza Serie
SB è importante osservare le seguenti indicazioni:
Il sistema di arresto della macchina deve essere controllabile
elettricamente.
Tale controllo deve essere in grado di bloccare il movimento
pericoloso della macchina istantaneamente ed in ogni fase del ciclo
di lavorazione.
L’installazione della barriera e relative connessioni elettriche
devono essere eseguite da personale qualificato e nel rispetto delle
indicazioni riportate negli appositi capitoli (vedi cap. 2; 3; 4; 5; 6).
La barriera deve essere disposta in modo tale che sia impossibile
l’accesso all’area pericolosa senza interrompere i raggi (vedi cap.2
“Modalità di installazione”).
Il personale che opera nell’area pericolosa deve essere
adeguatamente addestrato sulle procedure operative della barriera
di sicurezza.
Il pulsante TEST/START deve essere posto al di fuori dell’area
protetta ed in modo che l’operatore possa visionare la zona protetta
quando effettua operazioni di ripristino, test ed override.
Il dispositivo luminoso esterno di segnalazione di muting attivo
deve essere posizionato in modo che sia visibile da tutti i lati
operativi.
Serie SB Manuale Istruzioni
8
2 MODALITÀ DI INSTALLAZIONE
2.1. Precauzioni da rispettare nella scelta e nell’installazione del dispositivo
Assicurarsi che il livello di protezione garantito dal dispositivo Serie
SB (tipo 2 o 4) sia compatibile con l’effettivo grado di pericolosità
della macchina da controllare, come stabilito dalla norma EN 954-1.
Le uscite (OSSD) dell’ESPE devono essere usate come dispositivo
di arresto della macchina non come dispositivi di comando (la
macchina deve avere un suo comando di START).
La dimensione dell’oggetto minimo da rilevare deve essere
superiore al grado di risoluzione del dispositivo.
L’ambiente in cui deve essere installato l’ESPE deve essere
compatibile con le caratteristiche tecniche delle barriere Serie SB
riportate al cap.9.
Sono da evitare installazioni in prossimità di sorgenti luminose
molto intense e/o lampeggianti, in particolare in prossimità dell’unità
di ricezione.
La presenza di forti disturbi elettromagnetici potrebbe influire sul
corretto funzionamento del dispositivo; tale condizione deve essere
attentamente valutata consultando il servizio assistenza clienti
SAIET Elettronica.
La presenza nell’ambiente di lavoro di fumo, nebbia, polveri in
sospensione può ridurre, anche del 50%, la distanza operativa del
dispositivo.
Sbalzi di temperatura ambientale elevati e repentini, con punte
minime molto basse possono portare alla formazione di un leggero
strato di condensa sulle lenti pregiudicando il corretto
funzionamento del dispositivo.
Manuale Istruzioni Serie SB
9
2.2. Informazioni generali sul posizionamento del dispositivo
Particolare cura deve essere posta nel posizionamento della barriera
di sicurezza affinché la protezione sia veramente efficace; in
particolare occorre che il dispositivo sia installato in modo tale che non
sia possibile accedere all’area pericolosa senza attraversare i raggi di
protezione.
Situazioni come quelle evidenziate negli esempi di Fig.4a, dove è
possibile accedere alla macchina da sopra o da sotto devono essere
eliminate installando una barriera di lunghezza tale che l’area
controllata copra completamente l’accesso alla zona pericolosa
(Fig.4b).
Fig. 4a
Fig. 4b
NO
Serie SB Manuale Istruzioni
10
Inoltre, in condizione di normale funzionamento, non deve essere
possibile l’avviamento della macchina se l’operatore si trova all’interno
dell’area pericolosa.
Nei casi in cui non sia possibile montare la barriera direttamente in
prossimità della zona pericolosa si deve eliminare la possibilità di
accesso laterale installando una seconda barriera, disposta
orizzontalmente, come indicato in Fig.5b.
Fig. 5a Fig.5b
Qualora il posizionamento dell’ESPE non riesca comunque ad
impedire che l’operatore possa accedere alla zona pericolosa senza
essere intercettato dai raggi si deve prevedere una protezione
meccanica aggiuntiva che elimini tale possibilità di accesso.
Manuale Istruzioni Serie SB
11
2.2.1. Distanza minima di installazione
Il dispositivo di sicurezza deve essere installato ad una distanza tale
(Fig.6) da assicurare che l’operatore non possa raggiungere la zona di
pericolo fino a che l’organo pericoloso in movimento sia stato bloccato
dall’intervento dell’ESPE.
Tale distanza, in accordo con le normative EN-999, 775 e 294,
dipende da 4 fattori:
1 Tempo di risposta dell’ESPE (tempo che intercorre tra l’avvenuto
intercettamento dei raggi e l’apertura dei contatti OSSD).
2 Tempo di arresto della macchina (tempo che intercorre tra
l’avvenuta aperture dei contatti dell’ESPE e l’effettivo stop del
movimento pericoloso della macchina).
3 Risoluzione dell’ESPE.
4 Velocità di avvicinamento dell’oggetto da intercettare.
Fig. 6
La formula per il calcolo della distanza di sicurezza è la seguente:
S = K (t
1
+ t
2
) + C
Dove:
S = Distanza minima di sicurezza in mm
K = Velocità di avvicinamento dell’oggetto, arto o corpo alla zona
pericolosa in mm/sec
t
1
= Tempo di risposta dell’ESPE in secondi (cap.9 “Dati tecnici”)
t
2
= Tempo di arresto della macchina in secondi
d = Risoluzione del dispositivo.
C = 8 (d -14) per dispositivi con risoluzione 40mm
= 850 mm per dispositivi con risoluzione > 40mm
Serie SB Manuale Istruzioni
12
N.B.: Il valore di K è:
2000 mm/s se il valore calcolato di S è
500 mm
1600 mm/s se il valore calcolato di S è >
>>
> 500 mm
Nei casi in cui sia possibile accedere alla zona pericolosa dall’alto o
dal basso il raggio superiore deve essere posto ad un’altezza, dalla
base di appoggio della macchina, 900 mm (H2), mentre il raggio
inferiore deve essere posto ad un’altezza 300mm (H1) (in ogni caso
il raggio superiore non deve mai essere ad un’altezza inferiore ai 900
mm).
Nel caso in cui la barriera debba essere montata orizzontalmente
(Fig.7) è necessario installarla in modo che la distanza esistente tra la
zona pericolosa ed il raggio ottico più lontano dalla zona stessa sia
pari al valore calcolato con la formula seguente:
S = 1600 mm/s (t
1
+ t
2
) + 1200 – 0.4 H
Dove:
S = Distanza minima di sicurezza in mm
t
1
= Tempo di risposta dell’ESPE in secondi (vedi cap.9 “Dati
tecnici)
t
2
= Tempo di arresto della macchina in secondi
H = Altezza dei raggi rispetto al pavimento; tale altezza deve essere
compresa tra un minimo di 225mm, che impedisca accessi da
sotto alla barriera, ed un massimo di 1000 mm.
Fig.7
Manuale Istruzioni Serie SB
13
2.2.2. Distanza minima da superfici riflettenti
Superfici riflettenti poste nelle vicinanze del fascio luminoso del
dispositivo di sicurezza (sopra, sotto o lateralmente) possono
introdurre riflessioni passive in grado di pregiudicare il rilevamento
dell’oggetto all’interno dell’area controllata (Fig.8)
Fig.8
L’oggetto potrebbe non essere rilevato in quanto il ricevitore RX
potrebbe intercettare comunque un raggio secondario (riflesso dalla
superficie riflettente posta lateralmente) anche se il raggio principale è
interrotto dalla presenza dell’oggetto da rilevare.
Serie SB Manuale Istruzioni
14
Per questa ragione occorre che la barriera sia installata ad una
distanza minima da tali superfici riflettenti. Tale distanza minima
dipende da:
Distanza di lavoro tra emettitore (TX) e ricevitore (RX)
Angolo di apertura massima del fascio luminoso emesso dalla
barriera dipendente dal tipo di protezione del dispositivo; in
particolare:
- per ESPE tipo 4 (± 2.5° rispetto all’asse ottico)
- 10° per ESPE tipo 2 (± 5° rispetto all’asse ottico)
Nei grafici di Fig.9 sono rilevabili i dati di distanza minima
0
100
200
300
400
500
600
700
800
012345678910111213141516
distanza operativa (m)
0
100
200
300
400
500
600
700
800
012345678910111213141516
distanza operativa (m)
Fig. 9
ESPE
tipo 4
ESPE
tipo 2
d
ista
n
z
a s
u
p
e
r
f
icie
r
i
f
lette
n
te (mm
)
d
ista
n
z
a s
u
p
e
r
f
icie
r
i
f
lette
n
te (mm
)
Manuale Istruzioni Serie SB
15
NO
SI
SI
2.2.3. Installazione di più barriere adiacenti
Nel caso sia necessario installare più dispositivi di sicurezza in aree
adiacenti occorre evitare che l’emettitore di un dispositivo interferisca
con il ricevitore di un altro dispositivo.
La Fig.10 fornisce un esempio di un’installazione in cui si possono
creare interferenze e due possibili soluzioni.
Fig.10
Serie SB Manuale Istruzioni
16
2.2.4. Utilizzo di specchi deviaraggio
Utilizzando un unico dispositivo di sicurezza Serie SB è possibile
controllare aree pericolose con lati di accesso diversi ma adiacenti
facendo ricorso a specchi deviaraggio opportunamente disposti (vedi
capitolo 12 “Accessori”).
In Fig.11 è evidenziata una possibile soluzione per controllare tre
diversi lati di accesso utilizzando due specchi disposti con
un’inclinazione di 45° rispetto ai raggi.
Fig.11
Quando si utilizzano gli specchi deviaraggio si devono osservare le
seguenti precauzioni:
L’allineamento delle unità di trasmissione e ricezione in presenza di
specchi deviaraggio diventa una operazione particolarmente critica;
è sufficiente un piccolissimo spostamento angolare dello specchio
per perdere l’allineamento. Per far fronte a tale problematica, può
essere utilizzato il puntatore laser disponibile come accessorio.
La distanza di sicurezza minima (S) deve essere rispettata per ogni
tratta dei raggi.
La distanza operativa reale diminuisce di circa il 15% utilizzando un
solo specchio deviaraggio, la percentuale peggiora utilizzando 2 o
più specchi (per ulteriori dettagli fare riferimento alla
documentazione tecnica degli specchi utilizzati).
Si sconsiglia l’utilizzo di più di tre specchi per ogni dispositivo.
Eventuale presenza di polvere o sporco sulla superficie riflettente
dello specchio provoca la drastica riduzione della portata.
  • Page 1 1
  • Page 2 2
  • Page 3 3
  • Page 4 4
  • Page 5 5
  • Page 6 6
  • Page 7 7
  • Page 8 8
  • Page 9 9
  • Page 10 10
  • Page 11 11
  • Page 12 12
  • Page 13 13
  • Page 14 14
  • Page 15 15
  • Page 16 16
  • Page 17 17
  • Page 18 18
  • Page 19 19
  • Page 20 20
  • Page 21 21
  • Page 22 22
  • Page 23 23
  • Page 24 24
  • Page 25 25
  • Page 26 26
  • Page 27 27
  • Page 28 28
  • Page 29 29
  • Page 30 30
  • Page 31 31
  • Page 32 32
  • Page 33 33
  • Page 34 34
  • Page 35 35
  • Page 36 36
  • Page 37 37
  • Page 38 38
  • Page 39 39
  • Page 40 40
  • Page 41 41
  • Page 42 42
  • Page 43 43
  • Page 44 44
  • Page 45 45
  • Page 46 46
  • Page 47 47
  • Page 48 48
  • Page 49 49
  • Page 50 50
  • Page 51 51
  • Page 52 52
  • Page 53 53
  • Page 54 54
  • Page 55 55
  • Page 56 56
  • Page 57 57
  • Page 58 58
  • Page 59 59
  • Page 60 60
  • Page 61 61
  • Page 62 62
  • Page 63 63
  • Page 64 64
  • Page 65 65
  • Page 66 66
  • Page 67 67
  • Page 68 68
  • Page 69 69
  • Page 70 70
  • Page 71 71
  • Page 72 72
  • Page 73 73
  • Page 74 74
  • Page 75 75
  • Page 76 76
  • Page 77 77
  • Page 78 78
  • Page 79 79
  • Page 80 80
  • Page 81 81
  • Page 82 82
  • Page 83 83
  • Page 84 84
  • Page 85 85
  • Page 86 86
  • Page 87 87
  • Page 88 88
  • Page 89 89
  • Page 90 90
  • Page 91 91
  • Page 92 92
  • Page 93 93
  • Page 94 94
  • Page 95 95
  • Page 96 96
  • Page 97 97
  • Page 98 98
  • Page 99 99
  • Page 100 100
  • Page 101 101
  • Page 102 102
  • Page 103 103
  • Page 104 104
  • Page 105 105
  • Page 106 106
  • Page 107 107
  • Page 108 108
  • Page 109 109
  • Page 110 110
  • Page 111 111
  • Page 112 112
  • Page 113 113
  • Page 114 114
  • Page 115 115
  • Page 116 116
  • Page 117 117
  • Page 118 118
  • Page 119 119
  • Page 120 120
  • Page 121 121
  • Page 122 122
  • Page 123 123
  • Page 124 124
  • Page 125 125
  • Page 126 126
  • Page 127 127
  • Page 128 128
  • Page 129 129
  • Page 130 130
  • Page 131 131
  • Page 132 132
  • Page 133 133
  • Page 134 134
  • Page 135 135
  • Page 136 136
  • Page 137 137
  • Page 138 138
  • Page 139 139
  • Page 140 140
  • Page 141 141
  • Page 142 142
  • Page 143 143
  • Page 144 144
  • Page 145 145
  • Page 146 146
  • Page 147 147
  • Page 148 148
  • Page 149 149
  • Page 150 150
  • Page 151 151
  • Page 152 152
  • Page 153 153
  • Page 154 154
  • Page 155 155
  • Page 156 156
  • Page 157 157
  • Page 158 158
  • Page 159 159
  • Page 160 160
  • Page 161 161
  • Page 162 162
  • Page 163 163
  • Page 164 164
  • Page 165 165
  • Page 166 166
  • Page 167 167
  • Page 168 168
  • Page 169 169
  • Page 170 170
  • Page 171 171
  • Page 172 172
  • Page 173 173
  • Page 174 174
  • Page 175 175
  • Page 176 176
  • Page 177 177
  • Page 178 178
  • Page 179 179
  • Page 180 180
  • Page 181 181
  • Page 182 182
  • Page 183 183
  • Page 184 184
  • Page 185 185
  • Page 186 186
  • Page 187 187
  • Page 188 188
  • Page 189 189
  • Page 190 190
  • Page 191 191
  • Page 192 192
  • Page 193 193
  • Page 194 194
  • Page 195 195
  • Page 196 196
  • Page 197 197
  • Page 198 198
  • Page 199 199
  • Page 200 200
  • Page 201 201
  • Page 202 202
  • Page 203 203
  • Page 204 204
  • Page 205 205
  • Page 206 206
  • Page 207 207
  • Page 208 208
  • Page 209 209
  • Page 210 210
  • Page 211 211
  • Page 212 212
  • Page 213 213
  • Page 214 214
  • Page 215 215
  • Page 216 216
  • Page 217 217
  • Page 218 218
  • Page 219 219
  • Page 220 220
  • Page 221 221
  • Page 222 222
  • Page 223 223
  • Page 224 224
  • Page 225 225
  • Page 226 226
  • Page 227 227
  • Page 228 228
  • Page 229 229
  • Page 230 230
  • Page 231 231
  • Page 232 232
  • Page 233 233
  • Page 234 234
  • Page 235 235
  • Page 236 236
  • Page 237 237
  • Page 238 238
  • Page 239 239
  • Page 240 240
  • Page 241 241
  • Page 242 242
  • Page 243 243
  • Page 244 244
  • Page 245 245
  • Page 246 246
  • Page 247 247
  • Page 248 248
  • Page 249 249
  • Page 250 250
  • Page 251 251
  • Page 252 252
  • Page 253 253
  • Page 254 254
  • Page 255 255
  • Page 256 256
  • Page 257 257
  • Page 258 258
  • Page 259 259
  • Page 260 260
  • Page 261 261
  • Page 262 262

CARLO GAVAZZI SB4315915D25 Guide d'installation

Taper
Guide d'installation